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Fashion/Suicide

Fashion/Suicide

(22 novembre 2009)

" Ogni giorno, c'era un qualche trucco per accelerare i ritmi di lavoro e a tutti sembrava d'esser sottoposti alla tortura del serrapollici in una segreta medievale..."
(La giungla, U.Sinclair)

Di morte lenta

Come un chirurgo che diventa barelliere...
Suicidio. L'abbandono della vita è un inspiegabile, eterno momento.
Ribellione contro un destino atroce per Alfieri e Leopardi.

Viltà manifesta per Aristotele e Platone. Ipotesi salvifica nell'idea di possibilità estrema anche se non compiuta, nel pensiero di Heidegger e Cioran


Il rifiuto del respiro.
Per idea, per dolore, per malattia.
Per altro o niente.
Oggi, in più, si lascia la vita per non lavoro.
Suicidio da mobilità.
Condannati a morte per razionalizzazione.

E' la metà di ottobre 2009...

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L'ultima vittima di morte da mobilità è un ingegnere di 48 anni. E' la venticinquesima vittima di tinte fosche, questo viaggio verso la scelta di abdicare alla vita trova radici nel Piano Next, il progetto messo in atto dai vertici aziendali per massimizzare il lavoro ideato da Louis-Pierre Wenes, ribattezzato ad arte cost Killer. La raffinatezza cinica del piano è subdolamente alienante: utilizzo di pagelle comparate fra i dipendenti e trasferimento verso posizioni o luoghi di lavoro svantaggiosi per coloro che mancano gli obiettivi assegnati dall'azienda. Ma poiché al cambio di vertice, spesso il dipendente fallimentare preferisce l'autopunizione, è egli stesso a licenziarsi. Così l'azienda ottiene un risultato ancora più vantaggioso. Reato presunto? Induzione al licenziamento volontario dei fallimentari. In queste immagini da noir francese, fra morti inattese e imbarazzanti sistemi anomici, tracciare la linea immaginaria fra il pesante clima aziendale creato dal Piano Next e la ben nota moda dei suicidi diventa legge. Una moda: così verrà definita la lunga catena di morti dal presidente e amministratore delegato di France Telecom, Didier Lombard. Sintomatologia da disagio psicologico del dipendente causato dalla fame commerciale di un'azienda è raccontata in un libro di recentissima pubblicazione di Yonnel Dervin, Come un chirurgo che diventa barelliere...". Ils m'ont détruit è il fotogramma del tentato suicidio di Yonnel, messo in atto durante la riunione che avrebbe reso noto in azienda il suo scivola, del sangue e del dolore fisico. In realtà questo senso di morte fisica, è solo il rovescio reale e fisico di una morte psicologica e sociale già attuata negli anni di lavoro presso France Telecom. Eri un chirurgo. Diventi un barelliere... La verità di Yonnel ripercorre l'inferno da corridoio che è toccato a centinaia di dipendenti. Dalla privatizzazione del gruppo France Telecom nel 1997, al licenziamento di 22 mila unità fra il 2006 e il 2008, ai 25 suicidi del 2009. Il cinismo dei superiori, le vendette, i compiti screditanti e le crisi create ad hoc fra colleghi. Una piccola giungla mortale, come quella dell'industria della carne di Chicago dei primi del 1900 dipinta da Upton Sinclair in Lasme di Basilicata. L'simile storia negli anni precedenti, come ne ebbe la centrale nucleare francese di Chinon. La Cina vanta un primato mondiale che conta 30 mila suicidi negli ultimi 11 anni, dovuti a situazioni ILO ( International Labour Organization) a presentare una serie di lavori e promuovere di Veronica Turiello

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