Multiversi roundbox
Sogni da un Cassetto

Sogni da un Cassetto

(29 marzo 2009) Il mondo è alcune tenere imprecisioni
Jorge Luis Borges

Vi manca la profondità per leggere le cose sottili.
Non siete costruttori di sogni.
Voi siete il giocatore di Scacchi. Siete voi a decidere, capire, fare. Siete voi.
Eppure non avete niente.
La profondità, quella che vi manca per sognare, quella che vi separa dai sogni per tenervi nelle normalità della società, quella, ve la insegnerà il Pedone Rosso.


Inebetita e distonica la scacchiera di Bianchi e Neri s'impolvera di noia. Il gioco è fermo sul pavimento alternato di spazi rigidi. Da quando la Regina Bianca è scappata, il tempo s'avvita su se stesso in spirali portate su dal vento. Di petali e foglie e fiocchi bianchi. Il gioco degli Scacchi - che poi è la vita- si è fermato all'improvviso. C'è chi s'annoia, girando a zonzo. Chi s'arrabbia. Chi sonnecchia fra le pieghe del divano. -Com'era bello il mondo a due colori…- ricorda malinconica la Torre… Tutto sempre uguale: stesse mosse. Stessi passi. Il cavallo fa la L. La Torre avanti dritta. Il pedone uno a uno. Scacco al Re. La calma statica danza sul fondale magrittiano azzurro. Una golconda di nuvole zuccherose e numeri (in ricordo della storica partita a scacchi tra Stalin e il capo della polizia segreta russa) si apre sulla fessura nera a forma di pedone. E' da qui che si entra nella scatola degli scacchi. Al suo ritorno, dopo molte stagioni, la Regina non è più sola. Gli scacchi bianchi e neri vogliono tornare alla loro vita di mosse imparate a memoria. La Regina invece torna con un figlio. Un figlio scandalosamente rosso. Diverso . Inaccettabile. La speranza di un mondo omologato si scontra con la volontà tenace di una madre di trovare un posto tutto suo ad un figlio diverso. Parabola dell'altro da se'. Del diverso come opposto. Del diverso come nemico. Deriso. Da mani e scherno oltraggiato. Offeso. Il diverso, qui, è depositario del sogno. E il sogno è ciò che manca alla normalità. Il Pedone Rosso è l'unico a far sogni bellissimi. E' lui che scambia la crudeltà degli altri per una colpa che addebita a se stesso. Che accetta di dipingersi di bianco pur di restare. E che alla fine, accetterà col sonno eterno, pieno di sogni profumati, di tornare per sempre sul fondo di un cassetto. Che il gioco riprenda…Tu, giocatore di scacchi, ritornerai al tuo pensare ludico. Indifferente. Ma la Regina – la vedi - sarà da ora in poi sempre vestita di nero. Il dolore è indelebile. Il Pedone Rosso è una storia di dentro e fuori. Di noi e dell'altro – diverso. Opera ultima della Piccola Compagnia Piero Gabrielli, emanazione dell'omonimo Laboratorio Teatrale , questa storia commovente e intensa è lo specchio della vita reale. Ha dietro mille storie vere. Traspare da come si guardano gli attori. Lo sguardo fuori scena che si scambiano. Storie vere. Come è vera la storia da cui è tratta la scrittura: un video postato su youtube in cui un ragazzo con diversità viene maltrattato dai compagni di classe. Qui gli attori sanno cosa significa essere rosso in un mondo di bianchi e neri. Ottusa bicromia. Complessa, la realtà del diverso e mostrata senza la retorica ovvia della diversità. Retorica solo per chi la guarda da fuori. Loro (attori con diversità e non) sono un tutt'uno. Loro sono altrove: sono dove si sogna. Loro sono dentro ogni scelta della ormai nota e minuziosa regia di Roberto Gandini. Nelle parole scelte per ogni singola immagine da Attilio Marangon, Alessandro Berti e Giuseppe Manfridi. Nelle note concettuali di Roberto Gori. Nelle splendide tele, gli spazi, gli angoli, gli oggetti di scena disegnati da Paolo Ferrari. Nei costumi eccentrici e versatili di Daniéle Sulewic. Piccole opere sceniche. Il Pedone Rosso – che nella vita è Davide - è un pensiero trasversale fra mondi e modi di sentire. E' attribuzione di peso alle cose. La diversità - questo insegna- passa attraverso il sogno. Il diverso è diverso perché è un sognatore: è lui che fa la differenza. E' lui che sa sognare il mondo dal fondo di un cassetto chiuso. E che da lì ricostruisce l'odore del mare. Vi manca la profondità per leggere le cose sottili…



 



di Veronica Turiello


 © Multiversi Project 
Di link in link verso l'approfondimento
Contattaci
Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, si dichiara che Multiversi.info
non rientra nella categoria di "informazione periodica" in quanto
viene aggiornato a intervalli non regolari.